

Ad ogni Contrada è stata abbinata una Corporazione, la cui arte viene abilmente riprodotta, mostrata e spiegata al visitatore. L’insieme di questi banchetti va a formare il Borgo Rinascimentale di cui la nostra manifestazione è tanto fiera: si possono incontrare le arti di scultori, orafi, pittori, sarti, calzolai, fabbri, armaioli, lanaioli, arazzieri e da loro si possono apprendere i segreti del mestiere partecipando alle loro attività di bottega.
Pescatori, cacciatori, allevatori, contadini e vignaioli, mugnai e fornai illustrano il proprio mestiere e permettono di assaggiare piatti dai sapori antichi. Notai vi accolgono in raffinati uffici, Gabellieri inviati dal Duca a riscuotere tasse si incrociano con artisti girovaghi e frati offrono birra e buon vino.
Il Palio delle Contrade non è però solo rievocazione di storici avvenimenti e di cultura rinascimentale, ma anche un "assaggio" di gusti e sapori antichi. Nell'intento di proporre al pubblico la ricostruzione delle antiche botteghe delle Corporazioni delle Arti e dei Mestieri si sono studiate ricette e si sono ricercati prodotti consumati realmente in quel periodo da tutte le classi sociali.
Supportate dalla ricerche approfondite di appassionati e storici dell'arte culinaria e della sua storia quali la già citata Sig.ra Rossanigo, ma anche Zita Piazza e Rita Merati, si è creato un abbinamento tra contrade e pietanze, un vero binomio di gusto e storia molto apprezzato dai visitatori in occasione delle degustazioni presentate dalle dodici Corporazioni e Contrade durante la festa di primavera che si tiene sempre la seconda domenica di maggio. La nuova stagione viene salutata con fiori, musica, colori e sapori. Le Corporazioni aprono le loro botteghe nella suggestiva cornice della corte del Castello Sforzesco e, insieme alle arti e mestieri, si imbandiscono tavole e si predispongono lauti banchetti.
Questa rievocazione viene ripetuta in ottobre nella Prima Scuderia del Castello Sforzesco.

